A un anno dalla pubblicazione del Rapporto Draghi, la Commissione europea ha fatto il punto sui progressi compiuti e ha delineato la strada da percorrere durante la conferenza ad alto livello che si tiene oggi, aperta dalla Presidente Ursula von der Leyen e dal Professor Mario Draghi. La Presidente von der Leyen ha sottolineato che il rapporto Draghi rappresenta una vera e propria tabella di marcia e che la nuova Commissione è partita a pieno ritmo fin dal primo giorno. Il suo primo atto è stato il Competitiveness Compass, un quadro di riferimento che trasforma l'analisi in politiche concrete. Da allora, la Commissione ha portato avanti i suoi progressi con determinazione: il Clean Industrial Deal, le Gigafactory per l'intelligenza artificiale, il nuovo quadro normativo sugli aiuti di Stato, il Piano d'azione per l'energia accessibile e l'Unione del risparmio e degli investimenti. Ha inoltre lanciato piani d'azione mirati per i settori chiave (automotive, chimico e siderurgico), il più grande aumento di investimenti nella difesa di sempre, nuove proposte per rafforzare il mercato unico abbattendo le barriere, una strategia per le start-up e le scale-up e sei pacchetti di semplificazione a vantaggio delle imprese grazie alla riduzione della burocrazia. Ulteriori informazioni sui risultati raggiunti sono disponibili in questa scheda informativa.
Non si può continuare a procedere come se nulla fosse accaduto finché non avremo portato a termine tutto, ha affermato la Presidente von der Leyen. Sono in cantiere importanti iniziative: un Fondo per la Competitività da 400 miliardi di euro per promuovere l'innovazione; una tabella di marcia per rimuovere gli ostacoli al Mercato Unico entro il 2028; un pacchetto "Battery Booster" per accelerare la decarbonizzazione; e due ulteriori pacchetti di semplificazione sulla mobilità digitale e militare. A livello internazionale, l'UE sta rafforzando la propria indipendenza strategica, basandosi sull'accordo con il Mercosur e sul recente accordo commerciale con l'Indonesia, e portando avanti i negoziati con India, Sudafrica, Malesia ed Emirati Arabi Uniti.