Bruxelles, 14 dicmbre 2016
Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno concordato le modalità per coordinare l'uso della banda dei 700 MHz allo scopo di fornire servizi Internet mobili a tutti gli europei e per permettere nuove applicazioni transfrontaliere, facilitando in tal modol'introduzione del 5G a partire dal 2020. La domanda di connettività senza fili tramite i telefoni smartphone e i futuri dispositivi a 5G è incontinua crescita. Entro il 2020 il traffico Internet mobile aumenterà di circa otto volte rispetto a quello attuale. Questo tipo di connettività dipende dallo spettro radio – una risorsa chiave limitata per le comunicazioni senza fili. Dal momento che le radiofrequenze non hanno confini, i tempi per la messa a disposizione dello spettro devono essere coordinati meglio a livello dell'UE per evitare interferenze, ilche, tra l'altro, faciliterà il funzionamento, in tutto il continente, di servizi innovativi quali le automobili connesse, l'assistenza sanitaria a distanza, le città intelligenti o lo streaming video quando ci si sposta. Questa sera i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno raggiunto un accordo politico su un approccio a livello di UE per l'uso della banda a frequenza ultraelevata (UHF,470-790 MHz), compresa la banda dei 700 MHz (694-790 MHz). L'accordo si basa su una proposta presentata dalla Commissione nel febbraio 2016. Il Consiglio e il Parlamento europeo (commissione ITRE) hanno raggiunto una posizione comune, rispettivamente, il 26 maggio e il 10 novembre. Entrambe le istituzioni dovrebbero approvare formalmente l'accordo nelle prossime settimane.