Via libera a norme semplificate per maggiori investimenti europei

23/09/2025

La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto l'accordo per semplificare il programma InvestEU e rafforzare ulteriormente la competitività dell'UE. L'accordo consentirà l'aumentp della capacità di investimento dell'UE per mobilitare ulteriori investimenti pubblici e privati. Il programma InvestEU nella nuova versione semplificata sosterrà ulteriormente alcune politiche dell'UE, in particolare relative alla bussola della competitività, al Clean Industrial Deal, alla politica industriale della difesa e alla mobilità militare. La lrevisione mira inoltre a semplificare il contributo degli Stati membri al programma e a semplificare gli adempimenti amministrativi.

I commenti dei negoziatori:

"Oggi è un giorno positivo per le imprese europee e per l'UE nel suo complesso. In tutta l'Unione, le aziende si trovano ad affrontare crescenti oneri normativi e un accesso limitato ai finanziamenti. Questo accordo è un primo passo necessario per invertire questa rotta. Se l'Europa vuole rimanere competitiva, abbiamo bisogno di meno complessità, regole più intelligenti e investimenti più consistenti. E dobbiamo proseguire con ulteriori azioni." Marie Bjerre, Ministro per gli Affari Europei della Danimarca
"La relazione Draghi non ha lasciato dubbi sul fatto che l'Europa abbia un disperato bisogno di maggiori investimenti. Viviamo in un mondo in cui paesi come la Cina e gli Stati Uniti stanno correndo a perdifiato. Oggi, riusciamo proprio a raggiungere questo obiettivo. Con questo accordo, mobiliteremo almeno altri 50 miliardi di euro di investimenti tramite il programma InvestEU. Allo stesso tempo, stiamo riducendo la burocrazia per le aziende che richiedono i fondi e per i partner esecutivi. Nel complesso, questo è un giorno positivo per la competitività europea." Morten Bødskov, Ministro per l'Industria, le Imprese e gli Affari Finanziari

L'accordo raggiunto migliora e rafforza l'attuale programma "Invest EU" su due fronti:

- aumentando l'entità della garanzia UE di 2,9 miliardi di euro (da 26,2 miliardi di euro a 29,1 miliardi di euro);
- agevolando l'uso combinato della garanzia "Invest EU" con la capacità esistente disponibile nell'ambito di tre programmi preesistenti: il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento di debito del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) e il cosiddetto "strumento di debito InnovFin", un'iniziativa lanciata dal gruppo BEI a sostegno della ricerca e dell'innovazione.
Inoltre, si prevede che il regolamento rivisto aumenterà l'attrattiva del comparto "Invest EU" riservato agli Stati membri, che si concentra su specifiche priorità nazionali.

Grazie alla revisione del regolamento saranno ridotti inoltre gli oneri amministrativi a carico degli intermediari finanziari e dei destinatari finali, con un risparmio stimato di circa 350 milioni di euro. In particolare, l'accordo rivede la definizione di PMI e riduce il numero di indicatori che i partner dovranno presentare per le operazioni di piccole dimensioni non superiori a 300.000 euro. Riduce inoltre la frequenza e la portata degli obblighi di rendicontazione da parte dei partner attuatori, passando da una rendicontazione semestrale a una annuale.

Contesto

Nell'ottobre 2024, il Consiglio europeo ha invitato tutte le istituzioni dell'UE, gli Stati membri e le parti interessate a portare avanti i lavori in via prioritaria, in particolare in risposta alle sfide individuate nelle relazioni di Enrico Letta ("Molto più di un mercato") e Mario Draghi ("Il futuro della competitività europea"). La dichiarazione di Budapest dell'8 novembre 2024 ha successivamente chiesto di "avviare una rivoluzione della semplificazione", garantendo un quadro normativo chiaro, semplice e intelligente per le imprese e riducendo drasticamente gli oneri amministrativi, normativi e di rendicontazione, in particolare per le PMI. Il 26 febbraio 2025, in seguito all'invito dei leader dell'UE, la Commissione ha presentato la proposta in questione, nell'ambito del suo pacchetto "Omnibus II". Il 20 marzo 2025, i leader dell'UE hanno esortato i colegislatori a portare avanti i lavori sui primi due pacchetti Omnibus in via prioritaria e con un elevato livello di ambizione, al fine di completarli il prima possibile nel 2025.

Argomento
Focus