Politica Regionale e Fondi Strutturali

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20/05/2022

Maggiore sostegno agli agricoltori dell'UE attraverso i fondi per lo sviluppo rurale

Brussels, 20 May 2022

 

Oggi la Commissione Europea ha proposto una misura eccezionale finanziata dal

Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (FEASR) per consentire agli Stati membri di pagare un contributo una tantum agli agricoltori e alle imprese agroalimentari interessate da aumenti significativi dei costi dei fattori di produzione. Questo in considerazione del fatto che gli aumenti dei prezzi, in particolare per energia, fertilizzanti e mangimi, stanno sconvolgendo il settore dell'agricoltura e le comunità rurali, con conseguenti problemi di liquidità e flussi di cassa per gli agricoltori e le piccole imprese attive nella trasformazione, commercializzazione o sviluppo di prodotti agricoli.

 

Una volta adottata , questa misura consentirà agli Stati membri di decidere di utilizzare le risorse fino al 5% del loro bilancio FEASR per gli anni 2021-2022 per il sostegno diretto al reddito per gli agricoltori e le PMI attive nella trasformazione, commercializzazione o sviluppo di prodotti agricoli. Questo rappresenta un budget potenziale di 1,4 miliardi di euro nell'UE. Gli Stati membri sono tenuti a destinare questo sostegno ai beneficiari più colpiti dalla crisi in atto e che s’impegnano ad un uso efficiente delle risorse secondo I criteri dell’economia circolare, e praticano metodi di produzione rispettosi dell'ambiente e del clima. Gli agricoltori e le PMI selezionati potrebbero ricevere fino a 15.000 e 100.000 euro rispettivamente. I pagamenti dovrebbero essere effettuati entro il 15 ottobre 2023. Per usufruire in via eccezionale di tale opportunità , gli Stati membri dovranno presentare una modifica al loro programma di sviluppo rurale.

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01/07/2013

La prima valutazione dell'esperimento macroregionale in Europa

Bruxelles, 1° luglio 2013

 

Oggi la Commissione europea ha pubblicato la prima relazione volta a valutare il successo delle due strategie macroregionali dell’UE e a fornire raccomandazioni per il futuro.

Le strategie dell'Unione per le regioni del Danubio e del Baltico, che coinvolgono oltre 20 paesi UE e non UE, hanno permesso di sperimentare un tipo di cooperazione unico, fondato sull'idea che le sfide comuni a più regioni specifiche, siano esse di natura ambientale, economica o di sicurezza, possono essere affrontate con successo solo mediante uno sforzo collettivo, e che una pianificazione congiunta consente di impiegare i fondi disponibili nel modo più efficace.

Commentando la relazione, il Commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, ha dichiarato: “Lo studio pubblicato oggi dimostra con chiarezza il valore delle nostre strategie macroregionali, che hanno promosso una più intensa collaborazione da cui sono derivate letteralmente centinaia di nuove reti di cooperazione e di nuovi progetti nelle regioni del Danubio e del Baltico. Ancor più significativo, secondo quanto ci hanno riferito i partecipanti, è stato il rafforzamento della cooperazione anche con paesi non appartenenti all'UE."

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La Commissione crea un forum di esperti per superare gli ostacoli transfrontalieri

20 settembre 2017

Al fine di sbloccare il potenziale economico delle regioni frontaliere dell’UE che ospitano 150 milioni di abitanti la Commissione lancia un “Border Focal Point”. Il Border Focal Point aiuterà le regioni frontaliere a cooperare meglio grazie a una serie di azioni concrete. Sarà migliorato l’accesso al lavoro e ai servizi come la sanità, i trasporti pubblici e saranno agevolati i business transfrontalieri. La commissaria Cretu dichiara che: “ oltre a un quarto della ricchezza europea è prodotta dalle regioni frontaliere ma il loro pieno potenziale economico resta inutilizzato”. Il Border Focal Point sarà costituito da esperti della Commissione che offriranno il loro aiuto alle autorità nazionali e regionali.

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Collegamento autostradale più rapido in Grecia grazie agli investimenti UE

5 settembre 2017

Oggi viene inaugurata la Ionian Highway, autostrada realizza al 100% con fondi della Politica di Coesione. Questo è stato possibile grazie alle misure adottate dalla Commissione nel 2015: “A new start for growth and jobs in Greece” plan.

I 200 km di autostrada collegano la città di Ioannina alla città di Antirrio.

La commissaria Cretu dichiara che: “ un migliore collegamento per i trasporti significa anche nuove opportunità di crescita e una crescita più veloce”.

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La politica di coesione investe in un gasdotto in Polonia

21 settembre 2017

Il gasdotto verrà costruito nel sud-ovest della Polonia e sarà lungo 130km, il costo di 79 milioni di euro sarà coperto dal Fondo per lo Sviluppo Regionale Europeo.

La commissaria Cretu ha dichiarato: “il progetto della Politica di Coesione di migliorare le infrastrutture per l’accesso al gas nell’est dell’Europa è un esempio concreto di solidarietà Ue. Noi investiamo nei trasporti, nel digitale e nelle reti energetiche in tutta Europa così che la nostra Unione possa crescere più velocemente e più vicina”.

Il commissario per il Clima Aris Canete aggiunge che: “delle infrastrutture energetiche ben collegate sono essenziali per raggiungere l’Unione Energia. L’UE porterà il supporto necessario per aiutare a colmare le lacune esistenti nelle infrastrutture energetiche, mettendoci in cammino verso un mercato energetico europeo veramente connesso”.

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Il futuro delle finanze dell'UE: la politica di coesione dopo il 2020

9 ottobre 2017

La Commissione pubblica oggi la settima relazione sulla coesione, che fa il punto sullo stato delle regioni nell'UE, trae insegnamenti dal ricorso ai fondi per la coesione durante gli anni della crisi e definisce il contesto della politica di coesione dopo il 2020. Analizzando lo stato attuale della coesione economica, sociale e territoriale dell'UE, la relazione esamina l'Unione approfonditamente: l'economia europea è in ripresa ma permangono disuguaglianze tra i vari Stati membri e al loro interno.

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Politica di coesione europea: i negoziatori si accordano su più flessibilità, meno burocrazia e una più semplice combinazione con l’EFSI.

12 dicembre 2017

I negoziatori di Commissione, Parlamento europeo e Consiglio ha raggiunto un accordo provvisorio sulla revisione di medio termine del regolamento della politica di coesione europea 2014-2020. Gli obiettivi chiave di questa revisione includono il taglio alla burocrazia per i beneficiari dei fondi e una più semplice combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI).

D’ora in poi i fondi della politica di coesione europea investiti nei progetti dell’EFSI non richiederanno più alcun co-finanziamento a livello nazional.

La revisione del regolamento aprirà anche la possibilità per l’utilizzo di strumenti di finanziamento combinato dove il contributo della politica di coesione europea copra le prime perdite. Infine, l’accordo include anche la possibilità di introdurre nuove priorità di investimento interamente dedicati all’integrazione di migranti nei programmi della politica di coesione europea in tutta Europa.

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Primo meeting della piattaforma di multi-stakeholder per lo sviluppo sostenibile

11 gennaio 2018

Il lancio della piattaforma di multi-stakeholder per lo sviluppo sostenibile riflette un nuovo approccio che riunirà gli stakeholder nel sostegno al lavoro della Commissione. Rappresentanti dell’accademia, di organizzazioni non governative, imprese, società civile, Comitato per l’economia e il sociale e Comitato europeo delle regioni uniranno le forze per supportare e monitorare la Commissione nel perseguimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile a livello europeo

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Coesione, competitività, convergenza: il premier portoghese Costa chiede più risorse e investimenti regionali per l'Europa

2 febbraio 2018

Il Primo ministro portoghese Antonio Costa ha dichiarato, durante la plenaria del Comitato europeo delle regioni, che l'Europa deve urgentemente cambiare rotta per affrontare la concorrenza globale, intervenendo sulle disparità regionali, aumentando i contributi degli Stati membri al bilancio dell'UE, rafforzando gli investimenti regionali e coinvolgendo tutti i livelli di governo.

In questa prospettiva, il Comitato europeo delle regioni, insieme con le associazioni territoriali, si sta adoperando per un rafforzamento degli investimenti regionali nel prossimo bilancio dell'UE attraverso la #CohesionAlliance, nata per chiedere una politica di coesione forte nel bilancio post 2020.

Durante la discussione, i membri del Comitato europeo delle regioni hanno altresì sottolineato la necessità di rinnovare l'economia europea attraverso il rafforzamento della coesione territoriale, delle infrastrutture e della sostenibilità ambientale, chiedendo più attenzione per il ruolo e l'impatto degli enti regionali e locali nel promuovere le economie regionali ma anche nel dar voce alle preoccupazioni degli elettori e integrare le comunità locali europee.

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Gemellaggi: 20 anni di condivisione delle competenze europee tramite oltre 2700 progetti

7 febbraio 2018

Il 2018 segna il ventesimo anniversario dello strumento del gemellaggio, uno dei più utilizzati e di successo della Commissione per sostenere i paesi e le regioni vicini dell’UE. Il recente lancio del progetto di gemellaggio nell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia porta il numero di progetti a oltre 2700. Il nuovo progetto ha l’obiettivo di stabilire una cooperazione con il paese partner per creare un’area economica favorevole e semplificare le procedure doganali.

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Uso intelligente delle risorse UE: gli strumenti di finanziamento già a metà strada dall’obiettivo

7 febbraio 2018

Nuovi dati disponibile sulla Cohesion Open Data Platform mostrano che la metà delle coperture dei fondi strutturali e d’investimento europei pianificate per il periodo 2014-2020 sono già state allocate per generare ulteriori investimenti attraverso prodotti finanziare, quali prestiti e fideiussioni.

I nuovi dati sugli strumenti finanziari permetteranno agli utenti di seguire i progressi fatti verso l’obiettivo finale su base annua e diviso per paese.

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Nantes è la capitale europea dell'innovazione 2019

25 settembre 2019

Oggi in occasione delle giornate della ricerca e dell'innovazione europee la Commissione europea ha annunciato che la città di Nantes, nella Francia nordoccidentale, è stata scelta come capitale europea dell'innovazione 2019. Il titolo è stato assegnato a Nantes in riconoscimento della sua straordinaria capacità di valorizzare l'innovazione per migliorare la vita dei suoi cittadini e del suo modello di governance aperta e collaborativa. Il premio consiste in 1 milione di € finanziato dal programma Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell'UE. A ciascuna delle altre cinque città finaliste – Anversa (Belgio), Bristol (Regno Unito), Espoo (Finlandia), Glasgow (Regno Unito) e Rotterdam (Paesi Bassi) – sono stati assegnati 100 000 € per promuovere e potenziare le loro pratiche in materia di innovazione.

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Strade più sicure – L'UE rafforza le norme sulla gestione delle infrastrutture stradali

7 ottobre 2019

L'UE vuole ridurre gli incidenti stradali mortali o con feriti gravi assicurando una migliore progettazione e manutenzione di strade, gallerie e ponti. In quest'ottica, il Consiglio ha adottato oggi norme rivedute che definiscono un approccio più sistematico al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture stradali. La riforma rientra tra le iniziative dell'UE volte a conseguire gli obiettivi strategici di dimezzare entro il 2020 il numero di vittime della strada rispetto al 2010 e avvicinarsi all'azzeramento degli incidenti mortali entro il 2050.

La direttiva riveduta estenderà l'ambito di applicazione delle norme vigenti alle autostrade e alle altre strade principali oltre la rete transeuropea di trasporto (TEN-T). Secondo le statistiche, ciò contribuirà a migliorare significativamente la sicurezza delle infrastrutture stradali in tutta l'UE. Le norme riguarderanno anche le strade al di fuori delle aree urbane costruite utilizzando fondi dell'UE.

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Bilancio dell'UE: con l'indice di competitività regionale e l'Eurobarometro la Commissione contribuisce alla definizione dei nuovi programmi di coesione

7 ottobre 2019

La Commissione pubblica oggi l'indice di competitività regionale 2019 e un Eurobarometro sulla politica regionale. Si tratta di strumenti di cui le autorità degli Stati membri incaricate della definizione dei futuri programmi della politica di coesione per il periodo di bilancio dell'UE 2021-2027 potranno avvalersi per valutare le posizioni dell'opinione pubblica, individuare i punti di forza delle regioni e indirizzare meglio gli investimenti.

Sono in corso i negoziati con il Parlamento europeo e gli Stati membri sul prossimo bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027 e sulla futura politica di coesione. Parallelamente la Commissione ha avviato una discussione con tutti i paesi dell'UE sulle priorità dei futuri programmi della politica di coesione. In tal modo gli investimenti dell'UE potranno concretizzarsi sul campo quanto prima. Lo scopo dell'indice di competitività e dell'Eurobarometro è contribuire a questo processo di programmazione.

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La Commissione lancia una nuova edizione dell'Osservatorio della cultura e della creatività urbana 2019

8 ottobre 2019

La Commissione europea ha pubblicato oggi la seconda edizione dell'Osservatorio della cultura e della creatività urbana, strumento progettato per valutare e stimolare il potenziale creativo e culturale delle città europee, che è fondamentale per la promozione della crescita economica e della coesione sociale. Dopo il successo della prima edizione del 2017, l'edizione 2019 presenta un quadro aggiornato della ricchezza culturale e creativa dell'Europa attraverso un campione più ampio composto di 190 città di 30 paesi, tra cui la Norvegia e la Svizzera. L'Osservatorio è stato creato dal Centro comune di ricerca, il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza, ed è accompagnato da uno strumento online rinnovato che consente alle città di inserire i propri dati per una copertura e un'analisi comparativa più approfondite

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Premi RegioStars 2018: vota il miglior progetto di politica di coesione dell'anno

2/7/2018

A partire da domani, le persone possono iniziare a votare per il premio Scelta pubblica del 2018, tra i 21 finalisti selezionati quest'anno. Il RegioStars del 2018 premierà i migliori progetti della politica di coesione in 5 categorie: raggiungimento della transizione industriale; promozionde di uno stile di vita a basse emissioni di carbonio; rendere i servizi pubblici migliori e più accessibili; affrontare la migrazione a lungo termine; e preservare il patrimonio culturale dell'UE.

La commissaria per la politica regionale Corina Creţu ha dichiarato: "Ogni anno i nostri premi RegioStars pongono il livello sempre più in alto e mostrano come i fondi europei possano essere utilizzati nel miglior modo possibile. Non vedo l'ora di incontrare i talenti dietro questi 21 grandi progetti ".

Il Commissario Creţu incontrerà infatti tutti i finalisti domani al Parlamento europeo a Strasburgo. Il "Premio RegioStars" è una competizione annuale che seleziona i migliori progetti di politica di coesione. I vincitori di tutte e 5 le categorie saranno annunciati il 9 ottobre, nel contesto della settimana europea delle città e delle regioni del 2018.

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La Commissione investe in infrastrutture e beni culturali a Napoli, in Italia

6/11/2018 La Commissione ha adottato cinque importanti progetti di politica di coesione per 868 milioni di euro per la città italiana di Napoli. Mirano a migliorare le infrastrutture di trasporto e di approvvigionamento idrico ea preservare il patrimonio culturale della città. Questo pacchetto di investimenti finalizzerà i lavori avviati durante il precedente periodo di bilancio 2007-2013.Questi cinque progetti saranno completati tra il 2020 e il 2022, a beneficio degli abitanti di Napoli. La Commissaria per la politica regionale Corina Creţu ha dichiarato: "Napoli è davvero un gioiello europeo e sono lieta che i fondi europei possano contribuire a migliorare la sua bellezza, aumentare la sua economia e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Questi cinque progetti sono esempi della lunga amicizia tra l'UE, l'Italia e il popolo italiano".

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Sanità delle piante: priorità alla lotta contro 20 organismi nocivi da quarantena nel territorio dell'UE

Bruxelles, 11 ottobre 2019

La Commissione ha pubblicato oggi un elenco di 20 organismi nocivi da quarantena regolamentati, considerati organismi nocivi prioritari, tra cui Xylella fastidiosa, coleottero giapponese, tarlo asiatico del fusto, malattia di inverdimento degli agrumi e macchia nera degli agrumi, che hanno il più grave impatto economico, ambientale e sociale sul territorio dell'UE. Gli Stati membri dovranno avviare campagne di informazione presso il pubblico, effettuare indagini annuali e predisporre piani di emergenza, esercizi di simulazione e piani d'azione per l'eradicazione di tali organismi nocivi.

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Ottava relazione sulla politica di coesione

L'Europa è un continente di diversità culturali e di disparità economiche. Se le prime rappresntano una fonte di ricchezza, se ben interpretate e valorizzate, le seconde da sempre insidiano la capacità dell'Unione Europea di mostrarsi all'altezza di uno dei suoi principi fondatori, quello della solidarietà. La pubblicazione dell'ottava relazione sulla coesione - la coesione in Europa in vista del 2050 fornisce numerosi dati e spunti di riflessione sui principali cambiamenti a livello di disparità territoriali e come la pandemia ha impattato sulle regioni già in difficoltà. Essa sottolinea il potenziale delle transizioni verde e digitale come nuovi motori di crescita per l'UE, ma sostiene che senza azioni politiche adeguate potrebbero sorgere nuove disparità economiche, sociali e territoriali. Infine essa propone una riflessione su come la politica di coesione dovrebbe evolversi per rispondere a queste sfide e in particolare su come garantire che approcci basati sul territorio, multilivello e guidati da partenariati continuino a migliorare la coesione, sfruttando le sinergie e integrando gli obiettivi di coesione all'interno di altri strumenti e politiche.

Un dato su tutti fa riflettere: la pandemia COVID-19 ha fatto registrare nell'insieme degli stati europei un aumento della mortalità del 13%, ma questa percentuale sale bel al 17% nelle regioni meno sviluppate. E' un dato drammatico, che chiama inevitasbilmente in causa le carenze dei sistemi sanitari frammentati e affidati, nel caso specifico, ad amministrazioni regionali prive delle risorse finanziarie e gestionali per garantire ai propri cittadini livelli dignitosi di prevenzione e cura. La risposta della UE alla pandemia si è concentrata nella messa in moto della catena di approvvigionamento dei vaccini, che ha dato senza dubbio risultati positivi. Ma ancora nulla ha potuto fare sul piano strutturale a lungo termine. A quello dovranno pensare i fondi del NextGenerationEU

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7,6 MILIARDI DI EURO DI INVESTIMENTI EUROPEI A SOSTEGNO DI PROGETTI CHIAVE NEL CAMPO DEI TRASPORTI

Bruxelles, le 5 novembre 2015La Commissione indice il secondo invito a presentare proposte del Meccanismo per collegare l'Europa, per un volume di più di 7,6 miliardi di investimenti volti a finanziare progetti nel campo dei trasporti. 6,5 miliardi di euro sono destinati ai paesi ammissibili a beneficiare del Fondo di coesione.

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